venerdì, ottobre 27, 2006

Caccia all'editore 3 URGE ATTENDERE

Blogodramma in divenire
Ma veniamo a bomba. Ho scritto un romanzo. Parla di un tipo, si chiama Atomo. Il genere è picaresco. Spunti autobiografici e biografici qua e là. Richiami, mica poitanto velati, al parentame. Cugini, nonni, zii, materne, fidanzate vicine e lontane. Un archivio di storie surreali, patetiche, eccetera, eccetera. Brani ricuciti e legati, intrecciati e intessuti.Ce n'è per tutti i gusti. Ora taglio un sacco di passaggi, che poi riprorrò condovizia di particolari. Bene, scritto il romanzo inizio a spedire una copia a 3 case editrici:
Aliberti
Fernandel
Sironi
Le ho scelte con scelte con cura. Volo non troppo alto. Come sempre. Però mi sembra di fare una scelta buona e accurata. Sono case editrici che aprono agli esordienti. Mi dico: hanno una buona distribuzione. Per Sironi, mi dico: Giulio Mozzi! E' un personaggio, un talent scuot. Sicuramente vedrà, capirà se dentro questo mio lavoro c'è del talento, oppure no. Con Sironi sono riusciti a decollare alcuni bei nomi delle lettere italiane.
Un nome? Tullio Avoledo che è stata una bella scoperta rifiutata a ripetizione, prima, da quattro o cinque altre case editrici, se non di più. Con Sironi fa il boom. Il suo "Elenco telefonico di Atlantide" riesce a vendere un sacco di copie. In barba ai cosiddetti grandi editori che lo avevano rifiutato. Con Mozzi provo un contatto umano. Gli spedisco una e mail. Ma non risponde. Forse perché in quei giorni era in viaggio, molto lontano dall'Italia e la posta non la controllava. Giusto per dirgli che gli avevo mandato un tomo, che lo leggesse. Mozzi, poi, è una figura carismatica della rete con il suo http://www.vibrissebollettino.net/, e quindi uno se lo immagina come un agit prop letterario, un infaticabile animatore culturale, e un talent scout, tout court.
Al tomo si inserisce, di norma, una lettera di accompagnamento e un curriculum breve, sintetico. La scelta della misura è quella che conta. Se è troppo lunga non te la leggono. Figurarsi, già c'è la fatica di leggersi tutto il romanzo! Se la lettera di accompagnamento è troppo breve, comunque non serve. Sia chiaro, non ci sono regole precise. Ciascuno fa come vuole. Poi esistono i manuali che ti spiegano come fare. Ma per questi, relazionerò in un altro post.
Segue

Nessun commento: