lunedì, ottobre 02, 2006

Malabrocca non era un brocco


Se ne è andato Malabrocca. Pensavamo fosse una leggenda, una storia lontana. E invece la maglia nera, fino a pochi giorni fa, era ancora fra di noi. A 86 anni ha tolto il disturbo, e con lui si chiude un'epoca, una storia, un certo tipo di ciclismo, forse demodé, ma romantico; romantico solo come una fiaba impastata di nostalgie.
Luigi Malabrocca era di quelli che si nascondeva nei fienili per sfuggire all'avversario, per arrivare proprio ultimo, dietro a tutti e comunque, entro il tempo massimo.
La maglia nera doveva essere capace di andare piano, ma anche andare forte, quando serviva. E così in carriera vinse più di cento corse, ed anche classiche come la Coppa Agostoni nel 1948. Diventò maglia nera per fame, al fine di guadagnare. Il trionfo in questa speciale classifica significava contratti nei circuiti post-giro, notorietà, la firma di altri contratti.

Per chi volesse sapere più cose su queste pagine davvero speciali del ciclismo potrebbe leggere il libro" Coppi, Bartali, Malabrocca e Carolo, a cura di Benito Mazzi, della Ediciclo Editore. http://www.ediciclo.it/catalogo/news/index.htm

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