venerdì, gennaio 12, 2007

"Pubblico libri mostruosi e ve li do gratis"

Per l'originalità dell'iniziativa e l'interesse che ha suscitato vale la pena riprendere l'intervista che lo scrittore Giulio Mozzi ha concesso nei giorni scorsi a Caterina Soffici del Giornale a proposito di di VibrisseLibri, iniziativa ibrida fra editoria tradizionale e pubblicazione su web.
Qui trovate il link dove leggere l'articolo pubblicato dal quotidiano.

Il bestseller? Negli Usa lo scelgono i lettori della rete

Editoria: nuove e vecchie frontiere.
Repubblica.it ha scovato questa notizia. Saranno pubblicati i i libri che ricevono più voti in internet. Prima si manda il manoscritto, poi l'eliminatoria sui primi capitoli. Sul Web il "torneo" letterario: saranno quindi i lettori a decidere il bestseller.

Il vincitore avrà in premio un vero e proprio contratto editoriale e 5.000 dollari dal sito Gather.com che sponsorizza l'evento.

A quando una iniziativa di questo tipo anche in Italia?

Traffico in crescita per Riserva Indiana.

Da alcuni giorni, il traffico sul blog di Riserva Indiana cresce. Buon segno. In fondo alla pagina potete vedere le statistiche.
Certo, non ci si deve montare la testa per così poco. Di certo, però, è un segnale confortante che ripaga anche del lavoro, dell'attenzione e della passione di chi ci dedica un po' di tempo ogni settimana.
Grazie a chi segue Riserva indiana e ci dedica un po' del suo tempo e della sua attenzione.
Per il 2007 troverete nuovi contenuti e novità. Link di sicuro interesse e qualche chicca esclusiva.

giovedì, gennaio 11, 2007

Per Sergio Claudio Perroni "Non muore nessuno"

Una nota. E' uscito il romanzo di Sergio Claudio Perroni che, a 51 anni, fa il suo esordio nel dorato mondo delle lettere. Il suo romanzo è "Non muore nessuno" (Bompiani); ne ha parlato ieri il Corriere della Sera.

Il titolo dell'articolo di terza pagina era accattivante; "Alla ricerca dell'autore
perduto: è come Zelig". Non so come dire, mi viene in mente Woody Allen che magari non c'entra nulla con il romanzo.

La storia raccontata sarebbe questa: tale R.T.Fex, si legge di seguito come Artifex è uno scrittore giunto al culmine del successo e misteriosamente scomparso. La sua vita viene ricomposta attraverso la testimonianza delle persone che lo conobbero.

Il Corriere elogia il testo e l'autore che, fino ad oggi "ha lavorato nell'ombra facendo il ghost writer, l'agente letterario e l'editor per diversi scrittori (tra cui Sandro Veronesi). Insomma si è "sporcato" le mani con quasi tutti i mestieri immaginabili del settore editoriali.

Certo, a lui. però, mancano alcune chicche, alcune esperienze che invece appartengono al sottoscritto, per esempio non ha fatto per un anno il redattore per una rivista specializzata del settore funerario. Poi è scappato. Avrebbe potuto ispirargli almeno un capitolo.

Comunque, questo link sembra appartenergli http://www.poetastri.com/. Da qui stronca e consiglia chi si diletta con le rime.
Mandategli un inedito, ve lo stroncherà sul nascere.

Poi vi segnalo il link alla scheda del libro sul sito della Bompianihttp://libri.bompiani.rcslibri.it/sclibro.php?isbn=45258092
e infine il link della sua agenzia letteraria. Se scrivete e avete stoffa, fatevi avanti. http://www.morli.it/index2.htm

martedì, gennaio 09, 2007

Pantani, tra fiction e letteratura

Marco Pantani. Basterebbe dire solo il nome e poi il cognome per evocare un mare in tempesta, mille storie, passioni, delusioni, commenti, ricordi.

Marco Pantani e poi basta. Sarebbe sufficiente un amen. Per lasciarlo in pace, lasciarlo riposare. Marco Pantani. E basta. E tutto.

E invece, di Marco Pantani ci toccherà parlare ancora e a breve.

Si è ormai aperta una piccola sfida tra la Rai e Sky. Quest'ultima aveva un vecchio progetto, quello di realizzare una miniserie su Pantani tratta dal libro Un uomo in fuga, scritto da Manuela Ronchi, manager del campione, e dal giornalista sportivo Gianfranco Josti. L'attore protagonista è stato trovato, e salvo ripensamenti sarà Claudio Bisio.

La Rai non si è fatta attendere, tanto che a febbraio potremmo vedere il film di Claudio Bonivento Il pirata-Marco Pantani, prodotto dalla Ballandi Entertainment. Protagonisti: Rolando Ravello e Nicoletta Romanoff. La storia è tratta da Un Uomo in fuga. La vera storia di Marco Pantani, un racconto esclusivo che prende spunto dagli appunti che lo stesso Pantani stava raccogliendo negli ultimi mesi. Già in partenza questo duello sta banalizzando un evento tragico.

Si poteva evitare di fare un film su Marco? Non è ancora presto? Oppure "lo spettacolo deve continuare"?

Intanto, pescando nella memoria e nei cassetti, ho ritrovato un libro scritto da Giulio Ferroni, uno dei maggiori letterati critici militanti che abbiamo in Italia. Per i tipi della Manni scrisse "Dizionarietto di Robic", centouno parole perl'altro millennio". In copertina c'è l'immagine del vecchio corridore, detto "testa di vetro" per le sue continue cadute, ma in questa copertina anche "un segno di affetto per quel lontano universo sportivo, per quel personaggio simpatico e sfortunato, e insieme un'associazione giocosa, ironica ed autoironica, tra quella testa di vetro e le teste intellettuali, la loro fragile e testarda pretesa di giudicare il mondo, di criticarlo, di correggerlo".

Le 101 voci del Dizionarietto sono il frutto di una rubrica settimanale, denominata "armi improprie" che gli fu capitata di tenere su proposta di Enrico Deaglio, sulla rivista "Diario della settimana", nata dalle costole dell'Unità.

Bene. Fra queste voci, c'è quasi di tutto (si spazia da c come casini a s come sdoganamento) poteva non esserci il posto per la P di Pantani. Precisamente, il capitolo s'intitola: "Pantani (pelata di)".

Ferroni, naturalmente, che è un appassionato di ciclimo, dedicò un intervento al corridore. La coincidenza temporale era favorevole. Aveva appena vinto infilato il Giro del 1998 e si apprestava a conquistare anche il Tour, sempre nello stesso anno.

Così Ferroni: "Dato il mio nome e il mio passato , nessuno si meraviglierà se questa settimana mi unisco anch'io agli entusiastici cori che, nel centenario del Corsaro nero di Emilio Salgari e in coincidenza con la fine della Bicamerale, hanno accolto l'esito del Giro d'Italia e la vittoria di Marco Pantani, detto Il Pirata: con lui si è avuto il riscatto degli scalatori, dei combattenti, degli attaccanti, di coloro che in bicicletta sanno soffrire, insistere, perseverare, guardare sempre oltre, sfidarela sfortuna..."

A noi ciclisti Pantani ha dato l'illusione (forse effimera, forse mitologica) (poi c'è un
asterisco che richiama al fondo una nota) che anche entro l'apparato sempre più
ultratecnologico, ultramercantile, ultrapubblicitario, post moderno e multimediale, dello sport ufficiale chiamato ciclismo, possano persistere e balzare in evidenza residui di un antico ciclismo corposo e terragno, legato ad una provincia italiana solida ed ostinata, a quella che taluni chiamano l'umile Italia di Bartali e di Coppi..."

La nota dell'asterisco, in fondo alla pagina diceva; "poi crudelmente smentita"

Ecco: solo per dire che Marco Pantani è riusciuto a muovere anche la penna degli intellettuali.
Non solo fiction, quindi.

Gore Vidal, presentazione a Milano

Mercoledì 10 gennaio sarà presentato a Milano (Libreria Feltrinelli di Piazza Piemonte, ore 18.30) da Fernanda Pivano il secondo volume delle memorie di Gore Vidal (Navigando a vista. Un memoir 1964-2006, Fazi pp 249 con la traduzione di Caterina Cortonano). Moderatore dell'incontro, Mario Fortunato.