venerdì, giugno 08, 2007

Ciclisti, è una strage: 1000 morti in tre anni

E' come se tutti i partecipanti al Giro morissero ogni sei mesi. Dal 2003 percentuali di incidenti in continuo aumento. Auto e moto sempre meno attenti verso questa categoria di utenti.
Però anche chi va in bici potrebbe girare con più attenzione.

L'articolo di Repubblica.it

lettera a Ivan Zazzaroni, direttore di Dieci

Piepoli e Simoni più forti di Pantani ed Armstrong?

Buon giorno, direttore.

Il suo giornale riporta in data giovedì 7 giugno, a pagina 43, un "virgolettato" di Danilo Di Luca, fresco vincitore del Giro d'Italia che afferma""Il doping? Un problema, ma si sta risolvendo. Rispetto a dieci anni fa nel ciclismo le cose sono cambiate". E' una frase che non ha ragioni. Intanto perché ai test sfuggono ancora tante sostanze e in particolare alcune pratiche come l'emotrasfusione autologa. La prova è che diversi corridori hanno confessato di essersi dopati negli anni '90 senza che siano mai stati scoperti. Ma la cosa più sconvolgente sono le analisi delle medie. Si tratta di dati che ho appreso leggendo le ricerche riportate dal giornalista Eugenio Capodacqua su un mensile specializzato.

Negli ultimi anni, i corridori sono diventati più veloci. Da una analisi delle corse fin qui disputate le gare fatte fino al Giro segnavano nel 1996 (era l'anno dell'Epo a tutto spiano), la media era di 40,977, oggi 42,219.
Sono diventati tutti dei fenomeni?
Un altro calcolo prende in considerazione la media dei metri di dislivello coperti in un'ora. Sullo Zoncolan Simoni e Piepoli sono saliti a 1.850 m/h, valori sovrapponibili a quelli di Basso alla Maielletta nel 2006 ( 1.775) e a quelli di Pantani all'Alpe d'Huez nel 1997 (1.790) e di Armstrong (1790).
Mi dica lei direttore: Piepoli e Simoni meglio di Pantani ed Armstrong?
Per il resto, mi auguro che continuate a seguire il ciclismo che ha ancora tanti appassionati. Buon lavoro

giovedì, giugno 07, 2007

Il foglio di Riserva indiana


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Di che cosa si tratta? Sorpresa...

Frank Vandenbroucke tenta il suicidio

Il corridore belga dell'Acqua&Sapone-Mokambo Frank Vandenbroucke, che risiede nel milanese, e' ricoverato in gravi condizioni a Magenta dopo aver tentato il suicidio. I sanitari del Fornaroli si sono riservati la prognosi. Il corridore, 32 anni, soffre da tempo di crisi depressive.
Vandenbroucke è stato Il vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi 99 e grazie alle sue affermazioni era considerato uno dei più giovani talenti del ciclismo professionistico. Il coinvolgimento nel doping e le crisi depressive lo avevano allontanato dalle corse. Un servizio del magazine della Gazzetta, aveva tentato anche di rilanciarlo dal punto di vista mediatico Purtroppo i problemi per Frank non erano ancora finiti.

Per ora, auguri.

mercoledì, giugno 06, 2007

DUEMILA CHILOMETRI FUORI ROTTA

LIBRI
L'ITALIA FUORIROTTA DI RIGATTI
lo scrittore padovano presenta il suo nuovo libro


Domenica 10 giugno 2007 ore 11.00
Libreria Feltrinelli
Via San Francesco
Padova


La libreria Feltrinelli in via San Francesco 7 a Padova, ospiterà, domenica 10 giugno prossimo, alle ore 11.00, lo scrittore padovano Emilio Rigatti che presenterà la sua ultima fatica ciclistico-letteraria "ITALIA FUORIROTTA". Viaggio a pedali lungo la Penisola del Tesoro", un viaggio in Italia da Nord a Sud, da mare a mare ma senza mai lambirlo, lontano dagli itinerari turistici, tra ironia e riflessioni filosofiche sul futuro del mondo. Introdurrà Tomaso Boniolo, artista e pittore.

Una pedalata di duemila chilometri da solo, o in compagnia del figlio dodicenne Amadeo, da mare a mare, da Trieste a Reggio Calabria. Fuori rotta, lontano dagli stereotipi del viaggio in Italia, con uno dei pochi mezzi di trasporto, la bicicletta, in grado di consentire estrema calma, estrema possibilità di pensare, estrema facilità di contatti, estrema esposizione a tutto ciò che i sensi possono recepire. Lungo la colonna vertebrale dell’Appennino si materializzano paesi dimenticati, piatti tipici, monumenti fantasma, inconvenienti di viaggio, attacchi di cani, calure libiche, smarrimenti spirituali e cartografici. E soprattutto persone, incontri sempre più caldi quanto più le ruote mordono la terra del Sud. E l'Italia diventa una Penisola del tesoro offrendo tutte le sue meraviglie al viandante in bicicletta.

L'autore
È nato a Gorizia nel 1954. Insegnante, scrittore, ma soprattutto cicloviaggiatore, ha appeso il volante al chiodo alla fine del viaggio a pedali da Trieste a Istanbul del 2001 assieme a Rumiz e ad Altan (che ha ispirato il libro "La strada per Istanbul", premio "Albatros 2002" per la letteratura di viaggio). Da allora si sposta solo in bicicletta, anche per compiere i 20 km giornalieri per recarsi al lavoro. Con Ediciclo ha pubblicato anche "Minima Pedalia" (2004) e "Yo no soy gringo" (2006).

martedì, giugno 05, 2007

I giornalisti di Dieci, quotidiano sportivo, sono in sciopero

Da alcuni giorni è sparito il quotidiano Dieci dalle edicole, quello diretto da Ivan Zazzaroni, già direttore del Guerin sportivo e giornalista sportivo molto noto anche al pubblico televisivo. E quando sparisce un quotidiano dall'edicola non si sa a che cosa pensare.

La lettura di un'"Ansa", però, ci viene in soccorso; "La redazione di 'Dieci', riunita in assemblea, ha proclamato un altro giorno di sciopero dopo i tre proclamati il primo giugno "per protestare contro la totale assenza da parte dell'editore di un credibile piano editoriale e industriale". La redazione del quotidiano sportivo, in edicola da poco meno di tre mesi, denuncia in un comunicato "la mancanza di tangibili segnali di risoluzione dei problemi denunciato all'atto della proclamazione dello sciopero di tre giorni".

Chianti e crete senesi in bicicletta

E’ in uscita per i tipi di Ediciclo la pubblicazione “Chianti e crete senesi in bicicletta” . Si stratta di una guida spiralata a colori, con mappe dettagliate adattabile alla borsa-manubrio.
Il Chianti e le Crete senesi sono un territorio che sembra fatto per esser visitato su due ruote. Un luogo antico, distante dai grandi flussi del traffico motorizzato, una dimensione a parte caratterizzata da un saliscendi di colline punteggiate da ulivi e dominate da casolari in pietra e antichi borghi medievali. Un panorama attraversato da un reticolato di strade bianche, ultima testimonianza di un mondo antico, che ci porta in punta di sella lungo tracciati "lontani e silenziosi".
La guida propone percorsi facili, percorribili anche da famiglie con bambini, collegati con i treni, chiusi ad anello, con altimetrie varie. E' arricchita da una particolareggiata cartografia, da fotografie a colori e da notizie pratiche e approfondimenti storico-architettonici sui principali centri attraversati: Asciano, Buonconvento, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Greve, Monteriggioni, Monteroni, Montalcino, Poggibonsi, Radda in Chianti, Rapolano Terme, San Giovanni d’Asso, Siena.

L’autore: Fabio Masotti, nato a Siena nel 1948. Insegnante di materie letterarie, lavora presso l’Istituto Storico della Resistenza Senese di cui è direttore. Appassionato di cicloturismo e interessato ai temi della mobilità ciclabile, è stato per anni membro del Consiglio Nazionale della FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta e responsabile di Bimbimbici, la manifestazione nazionale FIAB rivolta ai bambini che affronta i temi della mobilità urbana e della sicurezza. Ha pubblicato due guide sul Chianti, "Il Chianti in bicicletta" (1991) e "Guida cicloturistica del Chianti" (1998).




pagine: 180 prezzo:€ 14,50

lunedì, giugno 04, 2007

Le pagelle del Corriere: 8 a Di Luca. Ma non ha vinto il Giro d'Italia?

Della serie: non abbiamo capito. Oggi l'articolo del Corriere della Sera dedicato al Giro d'Italia, che ieri si è concluso, dà i voti ai protagonisti: Schleck, la maglia bianca 8. Simoni 7, Cunego 5. Petacchi 8. Mazzoleni (senza voto), l'estensore dell'articolo non se le sente di esprimere il giudizio su un corridore che deve rendere conto alla giustizia sportiva di ciò che avrebbe fatto nel recente passato.

E Di Luca? La maglia rosa? Solo un bel 8 alla pari della giovane promessa lussemburghese, come Petacchi, tornato a volare e appena sopra di un voto rispetto a Simoni che ha corsobene, nel complesso, ma non per la generale.

Quindi, caro giornalista del Corriere della Sera, o ci spieghi bene perché hai assegnato l'8 a Di Luca, oppure è meglio che lasci perdere di scrivere le pagelle.